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Chi non conosce la storia è condannato a riviverla.

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Messaggio Da Arser Mer Giu 11, 2008 2:27 am

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

Antonio Gramsci
11 febbraio 1917
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Messaggio Da Ospite Gio Giu 12, 2008 11:26 pm

In effetti Gramsci andrebbe ripreso, studiato!

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Messaggio Da checcobiagi Ven Giu 27, 2008 8:39 pm

si ma io non odio è violenza l 'odio
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Messaggio Da Ospite Ven Giu 27, 2008 9:59 pm

Parli in senso assoluto?

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Messaggio Da Arser Sab Giu 28, 2008 12:30 pm

bah, potrei rispondere per giorni e giorni. Ma non saprei da che parte cominciare...
Mah tipo la nonviolenza non è per caso un rifiuto così estremo da portarti all'odio della violenza? o forse certa violenza la tolleri? Essere non violenti significa disprezzare e odiare la violenza quindi se l'odio è violenza anche la nonviolenza è odio per la violenza.
Poi, io cito uno scritto di gramsci del 1917. e uno scritto talmente importante e pregnante di senso storico che "quasi" nessuno lo conosce. Faccio sinceramente un po' fatica a mettere in dubbio ciò che uno degli intellettuali padri della sinistra italiana ha espresso in un momento così particolare come gli anni finali del primo conflitto mondiale. Eppoi mi sembra sempre che questi commenti provengano da un certo "benessere", un certo "lusso", una certa (passami il termine) "verginità" politica. Cioè il non essersi magari mai "sporcati" le mani nella realtà quotidiana di questo fottuto mondo.
Io ho iniziato a lavorare per mantenermi dieci anni fa nonostante negli ultimi anni sia ritornato a vivere con i miei. Ti assicuro che di momenti per odiare ne ho vissuti non pochi. Chi non vede certe ingiustizie non può odiare. Potresti comunque sempre intraprendere la via del martirio.... magari fra cent'anni le persone adoreranno le tue reliquie...
Ricorda, solo chi sa amare veramente può anche odiare. Altrimenti c'è quello che dice Gramsci: la fottuta INDIFFERENZA (BORGHESE!).
p.s. Gramsci era parlamentare comunista, arrestato a 35 anni nel 1926 è morto nel 1937, a 46 anni per ANTIFASCISMO.
Se rienneghiamo il nostro passato non siamo degni di un futuro.

Chi non conosce la storia è condannato a riviverla.
io più di tutti ODIO gli indifferenti.

Con buona pace di preti, pope e mullah.
Laughing
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Messaggio Da checcobiagi Sab Giu 28, 2008 4:02 pm

certo anke a me piace gramsci xò bisogna contestualizzare credo!il "fascismo" attuale è molto diverso da quello deglianni 20,30,40...il fascismo attuale è piu subdolo si esprime attraverso il mercato,il consumismo che costringe la gente ad avere cm unici luoghi di aggregazione centri commerciali o cmq luoghi solo privati...si esprime nell offensiva al sindacato e ai diritti dei lavoratori da una parte li bastona dall altra li accarezza cn la carta sociale di tremonti o la detassazione degli straordinari (mica parlano di aumento dei salari,no detassazione degli straordinarfi x renderti ancora di piu bestia da soma...)
dell odio oggi me ne faccio ben poco...piuttosto devo iniziare a costruire una società in cui tutto qst nn abbia senso,muoia da se...

ecco io piuttosto di dire che odio gli infifferenti (sn delle vittime di qst societa in realtà) preferisco dire: "NON HO PAURA DELLE PAROLE DEI VIOLENTI MA DEL SILENZIO DEGLI ONESTI"
certo concordo cn gramsci,ma vanno contestualizzate nel 2008 qst cose,un C.L.N. ora nn avrebbe senso ecco x combattere il fascismo del XXI secolo!
dobbiamo sviluppare "un racconto" della nostra politica che sia nuovo e radicale,ma è fondamentale che sia nuovo altrimenti sviamo dal principio di realtà e non concretizzeremo nulla...
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Messaggio Da Arser Dom Giu 29, 2008 11:26 pm

la realtà descritta dal capitale è ancora più attuale e reale adesso di cento anni fa. il problema è che i grandi padroni di questo mondo hanno lavorato bene negli ultimi decenni ed ora ci ritroviamo compleatamente alienati, addestrati, ammaestrati, plagiati e pervasi da un sacco di messaggi fascisti, cioè viviamo in un mondo in cui la violenza è più subdola e ti spingono a credere nella non violenza in modo che sappiano che li possa lasciar stare. Per costruire un nuovo racconto della nonstra politica non puoi prescindere sul passato, perchè è li che ti ritroveresti dopo aver vagato per decenni nel terreno che il capitalismo ha costruito intorno a te.
Il fascismo è la componente più intrinseca e soggettiva del capitalismo che è in realtà la sua traduzione economica.
E viceversa il capitalismo trova nel fascismo la sua forma politica più garantista. é chiaro che anche il fascismo storico era anticapitalista ma se vogliam vedere nel fascismo storico quali fossero le caratteristiche fondanti troviamo: la discriminazione, l'esclusione/inclusione, la violenza, l'intimidazione. tutte dinamiche che viviamo ancora oggi ma in modo più diffuso.
Non sono sicuro tu possa costruire da solo e senza un lavoro collettivo (che non guardi più le differenze ma solo i punti di forza comune) un nuovo percorso politico. Non esistono le condizioni in termini di risorse per poter (ri)costruire un movimento politico in un mondo così capitalista (pieno di offerte e prodotti). E un illusione pensare di poter fare veramente qualcosa contro quest sistema di cose che fa si che il capitale sia organizzato in vari modi e forme nel mondo (sicuramente di più e meglio rispetto a cento anni fa!) e che in italia si avvalga del fascismo personale di berlusconi. Che cosa pensi di poter fare se prima non hai tolto un po' dei mezzi e delle risorse dalle mani di questi potenti padroni del mondo? Il problema è che ora è perggio, e più difficile di cento anni fa.... Ora ci sono ancora troppi "lussi" che ci regalano i vari capitalisti attraverso la servitù della politica.
Ma hanno troppi mezzi, troppo potere.. cosa vuoi fare? solo perchè ti lasciano fare un po' di riunioni, banchetti, congressi, manifestazioni (non troppo "aggressive" o violente... si insomma entro i limiti del LORO benessere, della loro quiete, della LORO pace - così siamo ammaestrati!). Che cosa può fare la differenza se a livello culturale non sappiamo molto e quello che sappiamo non lo elaboriamo criticamente, e a livelo fisico di scontro non ce la sentiamo proprio... Cioè non ci sono alternative, rimane tutto così.... o lotti con la forza ( sei "violento") o lotti con le idee e le parole ma non hai mezzi per cambiare NULLA contro di loro... sei infinitesimamente piccolo per poter minacciare anche solo minimamente il sistema così com'è! Quali alternative ci sono? O continui a vivere da consumatore/pecora senza domandarti nulla, o porti avanti le tue idee lottando con le parole e nel mondo attuale non cambi di niente i rapporti di forza, o lotti con la forza del tuo corpo perchè altre armi non le hai.
Non ci sono alternative. Se tu pensi di darti dei tempi non sapresti mai quando potrà esistere ciò che tu cerchi, per quello bisogna usare i mezzi più coerenti e potenzialmente efficaci per arrivare rapidamente alla salvezza dell'umanità dalla catastrofe distruttiva e consumistica (che consuma/distrugge tutto) portata avanti dal capitalismo attraverso le varie forme politiche/religiose.
Per ora gli va bene di lasciarti fare piccole riunioni tra amici (che di fatto non hanno nessun potere se non quello orgasmico di farti sentire politicizzato), ormai piccoli congressi autoreferenziali, o innocue manifestazioni che lasciano SEMPRE il tempo che trovano.
Guarda nella storia quando le masse, i corpi e le persone hanno trovato la vittoria per i loro diritti!? SOLO QUANDO SI SONO ESPOSTI PERSONALMENTE CON I LORO CORPI E USANDOLI DAPPRIMA COME ARMA DI RESISTENZA PASSIVA FINO ALL'ESTREMO RICORSO ALLA DISTRUZIONE DEL LORO AVVERSARIO, che nello specifico viene riconosciuto come "nemico".

Per caso pensi che siano contenti i petrolieri in niger dove le "violenze" dei vari gruppi di autoemancipzione (mend e altri) stanno distruggendo oleodotti, pozzi, sequestrando tecnici e turisti. Pensi che sia ingiusta come violenza da parte loro che da tempi immemorabili vengono sfruttati a morte da noi occidentali?!?
Secondo te sbagliano in nigeria ad usare violenza contro chi ha sistematicamente distrutto e depredato la loro terra?! cosa dovrebbero fare? volantinaggio?
Porca puttana guarda in val susa? o a chiaiano o scanzano ionico (per le scorie nucleari), o a vicenza? bisogna usare un po' di quella violenza che i vari padroni (economici/politici) usano contro di noi!!!
Che cazzo è successo a genova? e dopo? ALLORA MEDITATE CAZZO.

Prima o poi, che si voglia o meno ci si scontrerà con il potere di questi personaggi e o saremo organizzati oppure ci renderanno letteralmente schiavi.
Ogni giorno in TV sostengono che il prezzo del petrolio corre.... ma cos'è il petrolio? un essere animato? è lui che corre veramente, i prezzi salgono...DA SOLI SALGONO? cioè ci presentano le cose come inevitabili....

leggi primo post:
"Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente."

Caxxo, più chiaro di così?
L'opposizione pacifica inevitalmente nella storia lascia il passo o allo schiacciamento totale in schiavitù (come nei paesi più poveri in cui non esiste più nemmeno la cultura dell'opposizione) o ad una insurrezione violenta attraverso viene ripristinato dal popolo un senso di equità e giustizia prima inesistente.
Se tu pensi che in itali ora puoi permetterti il lusso di andare con le bandiere bianche sotto palazzo madama, questi si sfregano le mani che non han nemmeno bisogno di bastonarti perchè ti sei già arreso a tutto.
Cosa faresti, finta resistenza passiva per poi spostarti..?..
e se giovanardio e combriccola fanno approvare una legge che vieta ogni manifestazione anti proibizionista (è gia proposta di legge......) e poi il reato viene esteso a tutte le manifestazioni? E se diventa vietato criticare il governo perchè il suo dovere è quello di governare per 5 anni? e se poi in emergenza gli anni diventano 10? come i rinnovi delle carte d'identità? che fa? tanto alla gente che cazzo gliene frega, cosa gli cambia?

Continuiamo così', poi magari ci troviam lo stesso in montagna..
ciao.
Arser
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